Spettacolo
" Il Sogno di Francesco"

Sul palco 18 musicisti di varie etnie, all’insegna della World Music, con percussionisti e ballerini africani. Lo spettacolo cerca di configurare un SOGNO, quello di Francesco, che poi è quello di tanti altri esseri umani che credono che attraversando questa vita non possiamo far a meno di abbracciare valori come Solidarietà, Accoglienza, Pace, difesa della Bellezza culturale e paesaggistica e rispetto dei Diritti Civili.

Con omaggi ad alcuni musicisti internazionali come Peter Gabriel, che hanno dedicato la loro sensibilità alla fusione delle musiche dei vari popoli. Sul palco 18 musicisti di varie etnie, all’insegna della World Music, con percussionisti e ballerini africani.

Spettacolo
"Anime in Scena"

Tratto dal CD+Libro “Sorella Toscana” che il giornalista Gianni Mura ha definito “una Spoon River Italiana dei nostri anni”.  Uno spettacolo in cui, tra canzoni e poesie, si raccontano i nostri anni con gli occhi di un paese della Toscana, che però potrebbe essere un qualsiasi paese del mondo. Tra canzoni e poesie lo spettacolo offre una galleria di ritratti di persone qualunque, ognuno con una sua unicità: dal negoziante al benzinaio, dalla ragazza madre alla badante, dal calciatore che ce l’ha fatta a quello che è rimasto nelle serie dilettantistiche , dal disertore al bugiardo per vocazione.    La scenografia è arricchita dai disegni di Max Cavezzali.

Si tratta per lo più di persone ancora in vita, afferma Costanti. Epitaffi di viventi, che nell’insieme ci danno un’enciclopedia di stati d’animo, storie, punti di vista. L’idea di mettere in piedi questo spettacolo mi è nata qualche anno fa, quando fui premiato al Tenco da Fernanda Pivano, la persona che ha fatto conoscere in Italia l’Antologia di Spoon River. Nell’occasione mi fu chiesto dal direttore artistico Enrico De Angelis di mettere in musica una poesia di Lee Master, su cui non aveva lavorato De André. Scelsi George Gray, il pavido”.

“Dalla Parte Della Bellezza”

Il concetto del tour è quello di un viandante-musicista di strada che, durante il suo pellegrinaggio, si ferma direttamente davanti al luogo d’arte per una incursione-concerto che ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei tanti luoghi d’arte che hanno bisogno di attenzione e di sensibilizzazione. 

Nello spettacolo ci sono anche alcune proiezioni video provocatorie di monumenti “sfregiati” da progetti dissennati. La canzone “DICHIARO LE LATRINE PATRIMONIO DELL’UNESCO” è proprio un’ironica quanto disperata denuncia di questo malcostume.